ArteInMovimento by Daniela Scarel

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Marco Mazzoni, Artista - " C’è un libro sempre aperto per tutti gli occhi: la natura. " (Jean-Jacques Rousseau)

domenica 26 settembre 2021

"La sera del dì di festa" (poesia di Giacomo Leopardi) - Badia di Camaiore




" Dolce e chiara è la notte e senza vento,
E queta sovra i tetti e in mezzo agli orti
Posa la luna, e di lontan rivela
Serena ogni montagna. O donna mia,
Già tace ogni sentiero, e pei balconi
Rara traluce la notturna lampa:
Tu dormi, che t’accolse agevol sonno
Nelle tue chete stanze; e non ti morde
Cura nessuna; e già non sai nè pensi
Quanta piaga m’apristi in mezzo al petto.
Tu dormi: io questo ciel, che sì benigno
Appare in vista, a salutar m’affaccio,
E l’antica natura onnipossente,
Che mi fece all’affanno. A te la speme
Nego, mi disse, anche la speme; e d’altro
Non brillin gli occhi tuoi se non di pianto.
Questo dì fu solenne: or da’ trastulli
Prendi riposo; e forse ti rimembra
In sogno a quanti oggi piacesti, e quanti
Piacquero a te: non io, non già, ch’io speri,
Al pensier ti ricorro. Intanto io chieggo
Quanto a viver mi resti, e qui per terra
Mi getto, e grido, e fremo. Oh giorni orrendi
In così verde etate! Ahi, per la via
Odo non lunge il solitario canto
Dell’artigian, che riede a tarda notte,
Dopo i sollazzi, al suo povero ostello;
E fieramente mi si stringe il core,
A pensar come tutto al mondo passa,
E quasi orma non lascia. Ecco è fuggito
Il dì festivo, ed al festivo il giorno
Volgar succede, e se ne porta il tempo
Ogni umano accidente. Or dov’è il suono
Di que’ popoli antichi? or dov’è il grido
De’ nostri avi famosi, e il grande impero
Di quella Roma, e l’armi, e il fragorio
Che n’andò per la terra e l’oceano?
Tutto è pace e silenzio, e tutto posa
Il mondo, e più di lor non si ragiona.
Nella mia prima età, quando s’aspetta
Bramosamente il dì festivo, or poscia
Ch’egli era spento, io doloroso, in veglia,
Premea le piume; ed alla tarda notte
Un canto che s’udia per li sentieri
Lontanando morire a poco a poco,
Già similmente mi stringeva il core."

 (Giacomo Leopardi)


*****

Badia di Camaiore 


Storia 


La badia di San Pietro è un importante luogo di culto cattolico di Camaiore, in provincia di Lucca, all'interno del territorio della parrocchia di Santa Maria Assunta, appartenente all'arcidiocesi di Lucca.

Fondata in epoca longobarda nel VII secolo dai monaci benedettini di San Colombano.

I primi due documenti che citano la Badia di Camaiore risalgono al tempo della dominazione longobarda e precisamente all'anno 761 periodo in cui il Ducato di Lucca era capoluogo della Toscana.

Nei secoli successivi, l'abbazia divenne un importante complesso costituito dalla chiesa, dal campanile, dall'arco, dal cimitero e da un monastero cinto da mura merlate.

Agli inizi del XII secolo la badia raggiunge il suo massimo splendore. L'abate aveva funzione di dirigente vescovile e civile sotto la protezione della Santa Sede. Sia per l'elargizione della contessa Matilde di Canossa, sia per le iniziative dei monaci stessi, la chiesa primitiva, che era costruita ad una sola navata con il pavimento ad un piano ed un altare in pietra, subì nel XII secolo una profonda trasformazione assumendo l'attuale aspetto architettonico. Vennero aggiunte le due navate laterali, il frontone, l'abside e la travatura a cavalletti del tetto.

Il complesso monastico nella prima metà del sec. XIII fu concesso ai monaci dell'ordine florense fondato da Gioacchino da Fiore.

L'abbazia fu saccheggiata e incendiata, insieme all'abitato di Camaiore, per due volte: una prima, nel 1315 ad opera di Castruccio Antelminelli ed una seconda nel 1329 ad opera di Marco Visconti.

 

da Wikipedia 

Foto di Daniela Scarel






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